Bisogna ripercorrere a ritroso la storia e giungere sino al IX secolo, per rintracciare l'origine del nome che oggi è sinonimo di spumante italiano: Franciacorta.
Nell'Alto Medioevo, infatti, la Franciacorta era il territorio a cui i monaci benedettini si dedicavano anima e corpo perché, una volta bonificato, potesse finalmente ospitare i vigneti.
Fu per premiare il loro impegno e quello dei contadini che abitavano queste dolci colline sul lago d'Iseo, che i Signori esentarono le comunità dal pagamento dei dazi: da qui “curtes francae”.
Oggi, questo fazzoletto di terra in provincia di Brescia è il regno delle bollicine italiane.
“Con un disciplinare rigidissimo, i produttori di Franciacorta hanno voluto garantire l'eccellenza dei loro vini – ha spiegato Michele Bozza, titolare dell'azienda La Montina, che ieri sera ha accompagnato i commensali in un affascinate percorso di degustazione.
Siamo molto più piccoli per dimensioni ed infinitamente più giovani rispetto ai cugini francesi ed abbiamo scelto la via della qualità affinché il nostri spumanti potessero competere con i migliori champagne”.
Con una produzione di dieci milioni di bottiglie, tutte fregiate del marchio DOCG, i fatti danno loro ragione.
È cominciata così la prima di GustoLive, con Jazz Please Quintet, La Montina Franciacorta e la Fabbrica di Liquori Izzi ospiti d'onore della serata.
Com'è andata poi, lo lasciamo raccontare a queste immagini...