lunedì 20 settembre 2010

Zuppetta di melone cantalupi aromatizzata con ostriche Gillardeau


Difficoltà

media

Costo

€ 80,00

Per 4 persone

20 ostriche Gillardeau, un paio di meloni cantalupi, sale e pepe q.b., qualche goccia di Pernod




Preparazione

Pulite i meloni, eliminando i semi.

Frullate la polpa e unite l’acqua contenuta nelle ostriche.

Versate il composto in quattro fondine e aggiungete la polpa di 5 ostriche in ognuna.

Completate con qualche goccia di Pernod e un pizzico di sale e pepe.


Le parole del gusto

Cantalupi. È questo il nome della varietà di melone dalla buccia solcata e la polpa d’un colore arancio intenso. Molto profumato e ricco di sapore, il melone “cantalupi” si distingue dal “retato”, la cui buccia è corrugata, e dal melone d’inverno, giallo fuori e bianco dentro.

Pernod. Si tratta di una rinomata bevanda alcolica francese: liquore profumato all’anice, che si consumava soprattutto come aperitivo.


Il Sommelier consiglia

Gewurztraminer Sanct Valentin DOC 2009, St. Michael Eppan, Alto Adige

Note di degustazione

Sono ormai diverse le occasioni in cui abbiamo posto l’etichetta “St. Valentin” a garanzia di un abbinamento cibo-vino, in grado di solleticare e soddisfare anche le più grandi attese di piacere enogastronomico. La profumata arte del Gewurztraminer è un tesoro custodito a San Michele Appiano, la cantina sociale simbolo della maestria e dell’orgoglio dei viticoltori altoatesini.


Risotto con ostriche Gillardeau e Franciacorta Spumante


Difficoltà

media

Costo

€ 60,00

Per 4 persone

16 ostriche Gillardeu, 320 g di riso carnaroli, 500 cl di Franciacorta Brut Millesimato 2005, 50 g di cipolla, 10 cl di armagnac, olio extravergine d’oliva, brodo vegetale q.b., prezzemolo




Preparazione

In un tegame fate tostare il riso con olio extravergine d’oliva e cipolla tritata.

Aggiungete lo spumante (a temperatura ambiente!) e fate sfumare.

Aprite le ostriche e versate l’acqua contenuta nelle conchiglie nel riso.

Unite anche i molluschi tagliati grossolanamente e fate cuocere, aggiungendo il brodo vegetale.

Infine, flambate 4 ostriche con l’almagnac e decoratevi ogni porzione di risotto con una spruzzata di prezzemolo fresco.


Le parole del gusto

Flambare. Letteralmente “dare alle fiamme”, è una tecnica di cottura che consiste nel cospargere la pietanza con una sostanza alcolica e darle fuoco prima di servire in tavola.


Il Sommelier consiglia

Franciacorta Brut Millesimato 2005, La Montina, Lombardia

Note di degustazione

Spuma fine e persistente, gusto complesso, equilibrato, ricco di sentori floreali, vaniglia e frutta matura: il Franciacorta Millesimato Brut 2005 ha ricevuto i 3 bicchieri del Gambero Rosso, ma è solo l’ennesimo capolavoro di bollicine italiane firmato La Montina.


Ostriche Gillardeau con perle di whisky Talisker


Difficoltà

Facile


Costo

45,00


Per 4 persone

12 ostriche Gillardeau, 200 cl di whiskey Talisker, 300 cl di acqua liscia, 1 foglio di colla di pesce


Preparazione

In un pentolino scaldate l’acqua, immergetevi il foglio di colla di pesce e aggiungete il whiskey. Fate raffreddare in frigorifero per circa 3 ore.

Aprite le ostriche e, per ognuna, ricavate con uno scavino da frutta una “perla” di gelatina di whiskey.

Per la decorazione del piatto, adagiate le ostriche su un letto di alghe d’oceano.


Consigli per gli acquisti

Ostrica Gillardeau. Gillardeau è il nome dell’eccellenza dell’ostricoltura francese: dolce e sapido al tempo stesso, carnoso ma tenero, questo mollusco dal profumo intenso d’oceano sa offrire una delle più ricche esperienze gastronomiche agli amanti dei frutti di mare.


Il Sommelier consiglia

Whisky Talisker 18 anni, diluito con poche gocce d’acqua liscia.

Whisky scozzese di puro malto, il Talisker è rinomato per un elevato contenuto di torba che gli dona un gusto particolarmente deciso, caldo, salato e quasi piccante.


mercoledì 15 settembre 2010

Un anno di blog!

Soddisfatti, orgogliosi, entusiasti: è passato più di un anno ormai, da quando abbiamo scritto il nostro primo post su Amici a cena.

Dodici menu, tante ricette, racconti e soprattutto grandi emozioni hanno riempito le pagine virtuali del diario che, giorno dopo giorno, si è ritagliato un posto speciale al Ristorante La Lanterna.

Avevamo voglia di raccontare davvero il nostro mestiere, aprire le porte della cucina ai nostri clienti ma anche a chi ancora non ci conosce e condivide con noi la passione per il vino, il cibo e la compagnia dei buoni amici.

Il risultato è stato più che stimolante!

Complimenti e incoraggiamenti non sono mancati da chi alla nostra tavola mangia spesso, da chi si imbattuto per caso nel blog e ha deciso di provare il ristorante, da chi è rimasto a casa e ha provato a fare da sé.

A settembre 2010 sono oltre seimila le visite che abbiamo ricevuto da circa 300 città d'Italia, un pubblico di food&wine lovers alla ricerca di suggerimenti per cucinare paccheri alla ricciola, spaghettoni con calamari e bottarga di muggine, seppioline in guazzetto, cappuccino goloso e tante altre parole chiave che, attraverso Google e altri motori di ricerca e siti di informazione enogastronomica, li hanno portati dritti al nostro blog. Un'occasione per scoprirlo, e poi magari tornare più volte a curiosare, leggere, spiluccare qualcosa di buono (e nuovo) che ogni mese bolle in pentola.


Così, prima di tornare al lavoro e preparare il prossimo menu dedicato a meravigliose ostriche francesi, volevamo fermarci un istante per dire:

Grazie a tutti, dal profondo del cuore!