lunedì 20 dicembre 2010

I dolci auguri di Egle

Per chi ama coccolare i propri ospiti con un'originale conclusione per pranzi e cene di questi giorni di festa, ecco una mini raccolta delle mie ricette più golose del 2010...
Un tris che si apre con un morbidissimo tiramisù in coppa, incontra il delicato aroma di un semifreddo alle mandorle impreziosito da caldo cioccolato e si chiuderà con una versione natalizia al torroncino con panettone tostato e deliziosa salsa inglese.

Con i miei più dolci auguri,
Egle


Tiramisù destrutturato


Per la crema di mascarpone

300 g di mascarpone, 200 g di zucchero, 3 uova fresche, 1 cucchiaio di rum scuro

In una bacinella lavorate con una frusta i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto biancastro e spumoso. Unite il rum, mescolate e infine amalgamate il mascarpone. Montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente. Fate riposare in frigo per almeno 6 ore.


Per il cremoso al cioccolato

1000 g di crema inglese per cremosi, 400 g di cioccolato fondente al 70-75% oppure 450 g dii cioccolato fondente al 55% o ancora 600 g di cioccolato al latte o gianduia

Preparate la crema inglese:

Bollite insieme 700 g di panna fresca e 300 di latte fresco, mentre in una bacinella mescolate lo zucchero con le uova. Unite il liquido bollente alle uova, rimettete il tutto sul fuoco e cuocete sino a raggiungere una temperatura di 82°-85°C. Infine passate al setaccio e omogeneizzate con l'aiuto di un mixer a immersione.

Ora, emulsionate la crema inglese (che deve essere ad una temperatura tra i 50° e i 60°C) al cioccolato tritato poco alla volta: è consigliabile sempre l'uso del mixer a immersione, facendo attenzione a non incorporare aria.

Riponete in frigorifero.


Montaggio del dolce

Servite il tiramisù destrutturato in una coppa martini, aggiungendo al cremoso al cioccolato e alla crema di mascarpone il biscotto savoiardo inzuppato leggermente di caffè poco zuccherato. Rifinite con della pasta frolla friabile sbriciolata e cacao in polvere.


Semifreddo di mandorle con salsa di cioccolata


Ingredienti e dosi (circa 30 stampi da creme caramel):

15 uova fresche, 600 g di zucchero, 1 l di panna montata , 500 g di mandorle sgusciate ma con tutta la pellicina marrone, 100 g di maraschino o a piacere di altro liquore bianco, essenza di mandorle amare, 200 g di cacao, 60 g di Nescafé, acqua, zucchero un pizzico di maizena


Procedimento

Ghiacciate le mandorle con 300 g di zucchero. Questa particolare torrefazione si ottiene mettendo in una padella le mandorle inumidite con lo zucchero e girandole a gran fuoco finché quest’ultimo non si rapprende sulla pellicina trasformandosi in una bianca ghiaccia.

Dopodichè versate le mandorle su un piano di marmo e quando si sono raffreddate e rapprese (“effetto torrone”), pestatele a grana fina nel mortaio.

Battete gli albumi a neve ferma e frustate i tuorli con i rimanenti 300 g di zucchero.

Prendete una bacinella in ceramica o vetro e, a uno a uno, amalgamate tutti gli ingredienti: versate rossi, unite il trito di mandorle inzuppato dal liquore bianco e aromatizzato dall’essenza di mandorle amare, aggiungete la panna montata e infine i bianchi d’uovo montati.

Versate il composto negli stampi, coprite con la carta metallizzata e lasciate risposare nel freezer per 24 ore.


Montaggio del dolce

Al momento di servire, immergete gli stampi in acqua tiepida, poi rovesciate i semifreddi su un vassoio e guarnite con la salsa di cioccolata calda: un denso cioccolato ristretto due volte in ebollizione e ottenuto con solo cacao diluito con 30% di Nescafé, acqua, zucchero e un pizzico di maizena per addensare e rendere translucida la salsa.


Semifreddo al torroncino con panettone su salsa inglese


Per il semifreddo

1 tuorlo, 20 g di zucchero di canna grezzo, 15 g di vino moscato, 8 g di cointreau, 150 g di panna, 75 g di torrone tritato

In una bastardella montate il tuorlo e lo zucchero di canna, finché il composto non diventerà spumoso. Aggiungete i liquori a filo, continuando a girare con la frusta, e la granella di torrone.

Montate la panna e unitela al composto, mescolando delicatamente con una lingua da pasticceria dall’alto verso il basso.

Versate in stampini monoporzione e abbattete la temperatura a -18°C.

Conservate in freezer.


Per la crema inglese

3 tuorli, 50 g di zucchero semolato, 350 g di latte.

Montate i tuorli e lo zucchero.

In un pentolino, scaldate il latte, versate il composto e portate il tutto a 85°C.

Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.


Montaggio del dolce

Al momento di servire, sformate il semifreddo e posizionatelo su un piatto sulla crema inglese.

Arricchite con una fetta di panettone tostato e caldo.


giovedì 16 dicembre 2010

Buon Natale!

Le feste si avvicinano ed è tempo di regali, di buoni propositi e di piccoli e grandi progetti per trascorrere i prossimi giorni in compagnia delle persone care...
Oggi pomeriggio è arrivato persino qualche fiocco di neve a render ancora più emozionante l'atmosfera che si respira nelle strade illuminate, tra abeti, addobbi e pacchi regalo.

Così anche noi -tra un preparativo e l'altro- siamo corsi a scrivere due parole sul più bel diario di bordo che potessimo inventarci, per lasciarvi tra le ricette e i consigli enogastronomici i nostri più affettuosi auguri di buon Natale!
Angelo, Egle e tutto lo staff del Ristorante La Lanterna

P.S. Il 25 dicembre vi aspettiamo a pranzo con un gustosissimo menu natalizio!

lunedì 6 dicembre 2010

2011 cin cin!

Le feste, si sa, son tempo di brindisi!
E per noi che amiamo il buon bere, non c’è occasione migliore per avventurarci nell’affascinante mondo delle bollicine.

Grandi spumanti e lusinghieri champagne, Italia contro Francia: è questo il match che vogliamo giocare nel nostro frizzante viaggio d’auguri per il nuovo anno.

A vincere non sarà altri che il piacere dei nostri ospiti… Pronti?!


EASY DRINK

Che le bollicine vadano giù con facilità è quasi una regola, ma è pur vero che alcune bottiglie sembrano nate per essere sorseggiate con spasso e spensieratezza.

È il caso del Loius Roederer Blanc de Blancs, fresco e delicato champagne di sole uve chardonnay di Reims: prodotto in piccole quantità, è conosciuto come il fratello minore del Crystal.

In carta: € 100,00


Dopo un appassionato lavoro di ricerca, è l’azienda Contadi Castaldi a proporci un Franciacorta di pregio da gustare in compagnia. Su una comoda poltrona accanto al fuoco scoppiettante del camino o attorno al tavolo verde in una notte di gioco tra amici, il Soul Saten D.O.C.G. 2001 è perfetto: profumato chardonnay in purezza, affinato in bottiglia con pazienza e amore.

In carta: € 50,00


UPPER CLASS

È uno confronto fra titani, quello che abbiamo scelto di riservare a occasioni importanti.

Krug è la storia delle bollicine più pregiate al mondo, il ‘96 è la migliore annata del secolo scorso: il Krug Brut Vintage 1996 è un preziosissimo millesimato, che racconta la ricchezza d’aromi, la complessità del gusto e l’unicità delle emozioni che solo una maison francese di così alto stile ha saputo donare allo champagne.

In carta: € 400,00


Bellavista Franciacorta Riserva Extra Brut Vittorio Moretti D.O.C.G. 2001, sboccatura 2007: risponde così la terra dello spumante. Prodotto solamente in pochissime annate, quelle delle migliori vendemmie in Franciacorta, la Riserva firmata Vittorio Moretti nasce dall’incontro di eccezionali uve chardonnay e pinot nero, regalando la piena espressione della freschezza e intensità delle più buone bollicine made in Italy.

In carta: € 120,00


A TUTTO PASTO

È il nuovo modo di interpretare le bollicine: meravigliose compagne di tutto il nostro percorso di gusto a tavola.

Eh sì, perché molte volte la personalità di uno champagne o la delicata effervescenza di un ottimo spumante meritano ben più di un brindisi e offrono interessanti possibilità di contrasti e armonie con il cibo in tavola.


Da uve chardonnay, pinot nero e pinot maunier, una bottiglia di Champagne Ayala Brut Majeur accarezza profumi e sapori di menu di pesce con il suo perlage morbido e setoso e un retrogusto piacevolmente amarognolo che stuzzica l’appetito.

In carta: € 55,00


Spetta a un’altra eccellente casa vinicola di Franciacorta il compito coinvolgerci in un susseguirsi di riflessi, profumi e sensazioni da abbinare alle pietanze protagoniste di un pranzo o una cena da ricordare. Sto parlando di una delle mie aziende preferite, La Montina, ce del suo sensualissimo Extra Brut Riserva Vintage 2004: morbido, intenso, quasi cremoso.

In carta: € 50,00


FASCINO ROSE'

È il colore dell’eleganza nel bere. Il rosé è soffice, fragrante, delicatamente fruttato e… così irresistibilmente glamour!

Senza dubbio tra i migliori champagne rosato al mondo, la proposta francese è un Bollinger Rosé Brut Special Cuvée. Pinot nero in purezza, è un vino passionale: ampio, strutturato, corposo e persistente, almeno quanto femminile e lusinghiero è il suo incanto.

In carta: € 110,00


L’eccellenza delle uve chardonnay e pinot nero di Franciacorta e il patrimonio di tradizione e sapienza dell’azienda vinicola Bellavista sono racchiusi nelle rare e preziose bottiglie di Franciacorta Gran Cuvée Brut Rosé D.O.C.G. 2005, sboccatura 2010: con inconfondibili sentori di frutta secca e confettura, è una bollicina rosata che fa innamorare seduta stante gli amanti di un bere fresco, leggero, eppure così raffinato e interessante.

In carta: € 55,00

Capodanno 2011, il menu de La Lanterna



Antipasti

Selezione di antipasti La Lanterna



Primi

Raviolo aperto con gamberi rossi di Ponza e carciofi di Sezze,
su vellutata di patate al profumo di rosmarino

***
Riso carnaroli alla pescatora



Sorbetto

Sorbetto al limone
con polvere di caffé



Secondi

Filetto di San Pietro alle erbe fini
con calamari ripieni di mazzancolle di paranza



Dolci

Semifreddo al torrone bianco
con panettone tostato
e salsa inglese al Grand Marnier



Vini&Co.

Falanghina D.O.C. 2009, Janare
sconto del 10% sulla carta dei vini

***
caffé e liquori



Benvenuto 2011

Brindisi di mezzanotte con selezione di spumanti

***
Lenticchie e cotechino



€ 80,00




Orata a 99° C con citronette di pompelmo e mele renette


Difficoltà

Facile


Costo

€ 60,00


Per 4 persone

800 g di orata di mare (meglio se pescata con lenza!), 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 2 foglie di allore, 2 foglie di basilico, 2 mele renette, 1 pompelmo, olio extravergine d’oliva, sale e pepe di Sichuan *





Preparazione

Fate bollire tutti gli odori in una pentola d’acqua salata coperta per un quarto d’ora.

Toglieteli e immergete nel brodo vegetale i tranci di orata.

L’idea creativa della ricetta è una cottura morbida, in cui la temperatura non superi mai il punto di ebollizione: fate cuocere il pesce a fuoco molto lento per 20 minuti.

Quindi scolate i tranci d’orata e immergeteli in acqua con ghiaccio.

Sbucciate e affettate le mele, fatele saltare in una padella antiaderente con un pochino di burro e sfumate con qualche goccia di Calvados. Salate e pepate.

Servite con una citronette * di pompelmo, ottenuta dall’emulsione del succo con olio, sale e pepe di Sichuan.


I trucchi del mestiere

Il pepe di Sichuan * è una delle spezie più apprezzate nella cucina orientale, in particolare tibetana e bhutanese. Piccante, ma molto più delicato del pepe nero o del peperoncino, è un ingrediente capace di dare un tocco davvero particolare a piatti come questo, evidenziandone le connotazioni fresche e agrumate con un effetto di sorpresa al palato.


Raviolo aperto con orata, funghi champignon e patate su vellutata di porri


+ il tempo di preparazione della pasta all'uovo


Difficoltà

medio-alta


Costo

€ 30,00


Per 4 persone

300 g di pasta all’uovo, 250 g di orata di mare (meglio se pescata con lenza!), 150 g di funghi champignon, 1 spicchio di aglio, 100 g di patate (già lessate), 100 g di porri, 50 g di burro, 2 dl di panna, 10 g di maizena, olio e sale q.b.


Gli attrezzi del mestiere

Per tagliare la sfoglia di pasta e creare i due dischi che comporranno ogni raviolo, è necessario munirsi di 2 coppapasta * rispettivamente da 10 cm e 8 cm di diametro. Inoltre, per la cottura utilizzate stampini usa e getta per creme caramel!




Preparazione

Per 100 g di pasta all’uovo

100 g di farina, 3 tuorli, 1 cucchiaino d’olio extravergine d’oliva, 10 g di sale, 1 cucchiaio d’acqua

Sbattete i rossi d’uovo con il sale, l’olio e l’acqua. Unite la farina e impastate a man fino a ottenere un composto omogeneo e liscio.

Fate risposare la pasta per almeno 24 ore in frigorifero, avvolta in una pellicola trasparente e coperta da un panno umido.

Stendete la pasta all’uovo in sfoglie sottili, come per la lasagna e immergetele in acqua bollente e salata per un paio di minuti. Scolate e raffreddate in acqua con ghiaccio per bloccare la cottura. Asciugate.

Con i coppapasta realizzate 8 dischi grandi e 8 più piccoli. Imburrate gli stampini e disponetevi all’interno il disco maggiore per creare l’involucro del raviolo.

Spellate i funghi champignon, tagliateli a dadi e spadellate velocemente con olio e aglio.

Sfilettate l’orata e tagliate anche le sue carni a piccoli dadi. Idem per le patate lesse.

Unite tutto in in un pentolino e fate bollire in 3 dl di fumetto *. A cottura, legate con la maizena e aggiustate di sale e pepe.

Riempite gli stampini, coprite con i dischi piccoli e infornate a 180° C per 20 minuti.

Per la vellutata, sciogliete il burro in un pentolino e fate rosolare i porri tagliati a julienne. Unite la panna e un pochino d’acqua. Frullate e aggiustate di sale e pepe.

Rovesciate gli stampini nei piatti, guarnite la vellutata di porri e servite.


Orata marinata agli agrumi con songino


+ il tempo di marinatura


Difficoltà

facile


Costo

€ 30,00


Per 4 persone

280 g di orata di mare (meglio se pescata con lenza!), 100 g di songino, 2 arance, 3 limoni, 1 dl di aceto bianco, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.





Preparazione


Sfilettate l’orata e ricavate dalle sue carni sode e polpose piccoli tranci da circa 40 g l’uno.

In una ciotola, spremete gli agrumi, unite l’aceto e aggiungete un pizzico di sale.

Immergete il pesce e lasciate marinare per almeno 3 ore

Al momento di andare in tavola, fate a piccoli pezzi i tranci di orata e disponeteli nel piatto insieme al songino ben lavato e asciugato. Finite di condire con sale, pepe e un filo d’olio o, a scelta, una citronette * d’arancia.


martedì 9 novembre 2010

Astice alla catalana tiepido su crostone di grano saraceno


Difficoltà

medio-alta


Costo

€ 60,00


Per 4 persone

2 astici, 400 g di grano saraceno, 1 spicchio di aglio, 2 carote 3 coste di sedano, qualche pomodoro pachino, basilico, olio extravergine d’oliva e sale q.b.




Preparazione

Cominciate dal crostone: lessate il grano saraceno in acqua salata per 40 minuti. Scolate.

In un’altra pentola fate soffriggere nell’olio lo spicchio d’aglio e unite il grano.

Quando sarà ben asciutto, prendete un padellino antiaderente, disponetevi al centro una coppa pasta * e riempitela con la porzione di grano saraceno per un crostone.

Friggete a fiamma alta entrambi i lati e infine passate i quattro dischi così ottenuti in forno, su una teglia rivestita di carta da forno, per circa 50 minuti a 130° C.

Pulite gli astici dal carapace. Fate cuocere il corpo e le chele a vapore per circa 5 minuti e con la testa fate la bisque.

In una padella fate dorare l’aglio, unite l’astice e rosolate insieme a carote, sedano e pomodori tagliati a dadini e sbianchiti per 3 minuti in acqua bollente.

Flambate con il brandy e ultimate la cottura con la bisque.

Montate il piatto e servite caldo.



Gli attrezzi del mestiere

* Coppapasta. È un anello in acciaio inox utilizzato per tagliare la pasta fresca in cerchi e ricavarne tortelli o ravioli.

A volte, come in questo caso, può avere funzione di stampino: posto al centro del piatto, viene riempito di riso, pasta, etc. per creare una forma arrotondata e composta.



Il Sommelier consiglia

Donna Adriana IGT 2008 14,5%, Castel De Paolis, Lazio

Note di degustazione

Castel De Paolis è l’azienda nata dall’amore per la terra del Frascati e la caparbietà di Giulio Santarelli e sua moglie Adriana, decisi a riscoprire la qualità eccelsa della produzione vitivinicola laziale. Donna Adriana nasce da malvasia puntinata, viognier e una piccola percentuale di sauvignon: è un bianco ben strutturato, con profumi di frutta secca e esotica e aroma pulito, gradevole, raffinato.

Orzo perlato ai frutti di mare


Difficoltà

facile

Costo

€ 25,00

Per 4 persone

320 g di orzo perlato, 600 g di cozze, 800 g di vongole, 400 g di noci, vino bianco, fumetto di pesce, prezzemolo fresco, olio extravergine d’oliva e sale q.b.




Preparazione

In una padella fate soffriggere un fondo di cipolla e tostate * l’orzo perlato.

Sfumate con il vino e continuate la cottura con un leggero fumetto di pesce.

A parte, fate i frutti di mare con olio, aglio e un po’ d’acqua.

Filtrate e aggiungete il liquido all’orzo per ultimare la cottura.

Spegnete i fornelli, unite i frutti di mare e un filo d’olio a crudo e spolverate con il prezzemolo.

Servite caldo.



Le parole del gusto

* Tostare. La tostatura è una fase fondamentale del processo di cottura del orzo e, più comunemente, del riso: i chicchi sono soffitti nell’olio per creare uno strato protettivo che impedirà poi che si possano sfaldare.



Il Sommelier consiglia

Montiggl DOC 2009 13%, St. Michael Eppan, Alto Adige


Note di degustazione

Da uve Riesling, il Montiggl è un vino bianco regale e lunsinghiero. È un cru della famosa cantina sociale di San Michele Appiano, espressione dell’orgoglio e della fierezza dei contadini dell’affascinante Strada del Vino altoatesina.


Cous Cous di farro con gamberi rossi e mirepoix di zucchine e peperoni


Difficoltà

facile

Costo

€ 50,00

Per 4 persone

250 g di cous cous di farro, 800 g di gamberi rossi, 1 zucchina, ½ peperone rosso, olio extravergine d’oliva e sale q.b.




Preparazione

Sgusciate i gamberi e separate le teste.

Preparate la bisque di crostacei * : in una pentola fate soffriggere olio, aglio, prezzemolo.

Unite le teste, fate rosolare, sfumate * con il vino bianco e infine flambate * con il brandy.

A questo punto, coprite con acqua, portate a ebollizione e cuocete a fiamma vivace per 50 minuti. Filtrate.

Ora versate il cous cous di farro in 300 ml di bisque. Aggiungete 3 cucchiai di olio, coprite e lasciate risposare.

Per la mirepoix * utilizzate solamente la parte verde della zucchina tagliandola, così come il peperone a dadini molto piccoli.

Sbianchite * in acqua bollente salata.

Quando è tutto pronto, mettete in cous cous in una ciotolina, unite la mirepoix e i gamberi appena saltati con olio e aglio e flambati con il brandy.

Servite tiepido.



Le parole del gusto

* Bisque. Tipico della cucina francese, questo fumetto di pesce serve a dare più sapore a risotti e primi piatti di mare. Utilizza gli scarti dei crostacei e il procedimento prevede una vera e propria tostatura delle carcasse o delle teste, al fine di fare emergere la tipica intensità aromatica di questo brodo.

* Sfumare e flambare. Sfumare vuol dire aggiungere un po’ di vino bianco o rosso agli ingredienti che stanno rosolando in padella per arricchire lo spettro aromatico del piatto.

Con il termine flambare si intende invece un’operazione più “aggressiva”: la sostanza alcolica utilizzata è forte, come brandy e cognac, e ad essa si dà letteralmente fuoco.

* Mirepoix. È una tecnica di taglio delle verdure che consiste nel ridurle a cubetti da circa 3 mm di lato.

* Sbianchire. Tuffare le verdure in acqua bollente per pochi secondi: è una sorta di precottura che serve a preservarne colore, sapore e croccantezza.



Il Sommelier consiglia

Vin Soave, Soave Classico DOC 2009 12%, Inama

Note di degustazione

Minerale, floreale, ricco di note profumate in perfetto equilibrio, il Vin Soave soddisfa il piacere di bere in modo elegante: 100% da uva Garganeta, il vitigno che da oltre duemila anni disegna il paesaggio collinare del Soave Classico.

giovedì 21 ottobre 2010

Filetto di scorfano su saltata di funghi galletti e vellutata dii pecorino


Difficoltà

media

Costo

€ 45,00

Per 4 persone

1 scorfano da 1 kg, 250 g di funghi galletti, 150 g di pecorino, 40 g di farina, olio extravergine d’oliva, sale q.b.




Preparazione

Pulite e sfilettate lo scorfano. In una padella antiaderente appena oliata, cuocete i filetti del pesce a fuoco vivo e per pochi minuti dalla parte della carne, poi girateli dalla pelle e terminate la cottura a fiamma bassa.

Per la saltata

Bollite i funghi galletti e saltateli in padella con olio, aglio e rosmarino.

Per la vellutata

Fate cuocere in una pentola olio e farina *, poi unite il brodo vegetale e, fuori dai fornelli, il pecorino. Frullate tutto con il frullatore a immersione.

Montaggio

Disponete nel piatto i galletti, poggiatevi il filetto di scorfano e condite con la vellutata di pecorino.


Le parole del gusto

* Roux. È una ricetta di base della cucina francese, una sorta di addensante per salse e minestre. Si ottiene scaldando in una padella il burro (o nella nostra versione all’italiana olio extravergine d’oliva!) e aggiungendo la farina fino a ottenere un composto omogeneo.


Il Sommelier consiglia

Sauvignon DOC 2009 13,5%, Drius, Colli Orientali del Friuli

Note di degustazione

Quella di Mauro Drius è una piccola azienda tra il Collio e la valle dell’Isonzo, conosciuta e apprezzata dagli intenditori. Giovane e amante delle tradizioni, ha riportato in vita l’azienda vitivinicola di famiglia, prendendosi cura dei vini tipici della sua terra.

Tutte le creazioni di Mario Drius sono garanzia di gusto soave e piacevolmente aromatico.

Paccheri artigianali con ragù di scorfano


Difficoltà

facile

Costo

€ 40,00

Per 4 persone

320 g di paccheri artigianali, 1 scorfano da 1 kg, 300 g di pomodori pachino, ½ cipolla, 1 spicchio di aglio, basilico fresco, vino bianco, olio extravergine d’oliva e sale q.b.




Preparazione

Pulite e lavate lo scorfano sotto l’acqua corrente, togliete la pelle, sfilettate la carne e infine riducetela a dadini.

Fate un trito di cipolla, aglio e basilico e mettetelo in una padella con un filo d’olio.

Unite la lisca del pesce, fate rosolare e poi sfumate con il vino bianco.

Aggiungete i pomodorini tagliati in 4 e un po’ d’acqua, coprite e lasciate cuocere per una decina di minuti.

Buttate i paccheri in acqua bollente salata. Quando hanno raggiunto il punto giusto di cottura, scolate e, dopo aver tolto la lisca dalla padella, mantecate la pasta con la salsa ottenuta e aggiungete la polpa dello scorfano.


Il Sommelier consiglia

L’Ora, Vigneto delle Dolomiti ITG Barrique 14%, Toblino, Trentino

Note di degustazione

Da uva Nosiola, questo vino s’intitola al famoso vento del Garda che, puntuale, spira da sud nella romantica Valle dei Laghi. Strutturato, carico nel colore, nei profumi e nei sentori speziati e balsamici, L’Ora è il fiore all’occhiello della Cantina Toblino, dedita alla selezione del gusto e alla valorizzazione del cultura territoriale del Trentino.


Millefoglie di patate con scorfano e pomodori confit


Difficoltà

media

Costo

€ 35,00

Per 4 persone

1 scorfano da 1 kg, 2 patate, 4 pomodori confit *, timo, rosmarino, olio extravergine d’oliva, burro e sale q.b.




Preparazione

Pelare le patate, tagliarle a fette sottilissime (vi consiglio utilizzare l’affettatrice!) e disponetele a fiore in una teglia rivestita con la carta da forno.

Spennellate con il burro e ripetete il procedimento per creare il secondo strato.

Cuocete in forno a 130° C per 35 minuti.

Tuffate i pomodori nell’acqua bollente per una decina di secondi, eliminate la pelle e i semi e tagliateli in 4 parti. Disponeteli in una teglia rivestita con carta da forno e condite con olio, un pizzico di sale, timo e rosmarino.

Cuocete a 130° C per 25 minuti.

Scaloppate * lo scorfano e cuocete le fette in una padella antiaderente.

Montate la millefoglie sovrapponendo uno strato di patate, i pomodori e il pesce, e così via fino a chiudere con il fiore di patate.

Servite caldo.


Le parole del gusto

* Confit. È una lenta cottura in forno dei pomodori (o anche di altre verdure) che consente di perdere l’acqua di vegetazione e assimilare i profumi delle erbe aromatiche.

* Scaloppare. È il modo in cui carne o pesce vengono tagliati a fette molto sottili e regolari.



Il Sommelier consiglia

Fontarca IGT 2006 Barrique 14%, Tenimenti D’Alessandro, Toscana

Note di degustazione

Ottenuto da uve Chardonnay e Viognier fino alla vendemmia 2006 (dal 2007 la componente di Chardonnay lascia il posto a un 100% di Viogner), il Fontarca è un vino bianco ottimo.

Tenimenti D’Alessandro é un’azienda speciale guidata da due persone di grande gusto: Massimo D’Alessandro, progettista e professore universitario di design e Pino Calabrese, imprenditore e collezionista d’arte. Ogni momento del loro lavoro è pervaso dalla ricerca del bello e buono.