venerdì 14 maggio 2010

Pesce povero a chi?!


Vive in branchi numerosi nei nostri mari e si trova a buon prezzo sui banchi del mercato o in pescheria: è per questa ragione che il “pesce azzurro” è sempre stato il cibo più comune sulle tavole di pescatori e persone di umili origini.

Protagonista di tante ricette della tradizione mediterranea, in realtà è ricchissimo di gusto e benefici per la salute di grandi e piccini.

Nel mese di maggio, quando torna a nuotare nelle acque più calde della costa, abbiamo pensato di dedicare la nostra creatività culinaria allo sgombro, lacerto o maccarello che dir si voglia.

Questo pesciolino dal corpo affusolato e due grandi occhi neri, ha infatti carni particolarmente sode e saporite, che si presteranno a perfezione per un antipasto di crudo, il leggero condimento di riccioli di pasta e un cartoccio fumante.

Lo sapevate che…

È stato in occasione di uno studio sulla popolazione eschimese che è venuto alla luce il forte legame tra un’alimentazione ricca di pesce e la scarsa incidenza di malattie cardiovascolari.

Tutto merito degli omega 3, i grassi “buoni” che tengono sotto controllo la pressione arteriosa, i coaguli del sangue e il livello dei trigliceridi.

Non solo. Tutti gli esemplari caratterizzati dal colore blu scuro del dorso, sono uno scrigno colmo di sali minerali, vitamine e proteine che rendono le loro carni sostanziose ma facilmente digeribili.