‘La bellezza salverà il mondo’, scriveva qualcuno. Noi ci
chiediamo: può il piacere del cibo aiutarci a costruire un futuro migliore per
tutti?
A quanto pare sembra proprio di
sì.
Lo scorso 21 dicembre siamo stati
onorati di avere come ospiti i soci della Condotta Slow Food di Terracina, in
occasione della tradizionale Cena degli auguri di Natale. Il ristorante era
colmo di appassionati gourmet, l’atmosfera festosa e conviviale come nelle
migliori famiglie e sulla tavola il ricco menu ha reso omaggio a prodotti
d’eccellenza sia vicini che lontani.
Tartare di tonno, panzanella con merluzzo, baccalà al vapore con confettura di cipolle di Tropea e insalata di polpo verace con mandorle tostate sono stati accompagnati dalle bollicine di Falesco Spumante Metodo Classico Brut. La minestra d’arzilla e broccoli con colatura di alici di Cetara e il raviolo aperto con scorfano su pesto di basilico hanno goduto dell’amabile compagnia di Falesco Poggio dei Gelsi e Falesco Tellus Shiraz 100%. Il filetto di San Pietro con porro e pasta kataifi e la caponatina di verdure hanno brindato con Falesco Ferentano Roscetto 100%.
Tartare di tonno, panzanella con merluzzo, baccalà al vapore con confettura di cipolle di Tropea e insalata di polpo verace con mandorle tostate sono stati accompagnati dalle bollicine di Falesco Spumante Metodo Classico Brut. La minestra d’arzilla e broccoli con colatura di alici di Cetara e il raviolo aperto con scorfano su pesto di basilico hanno goduto dell’amabile compagnia di Falesco Poggio dei Gelsi e Falesco Tellus Shiraz 100%. Il filetto di San Pietro con porro e pasta kataifi e la caponatina di verdure hanno brindato con Falesco Ferentano Roscetto 100%.
Ha
concluso l’indimenticabile percorso enogastronomico il nostro semifreddo di
castagne di Bassiano con pistacchi di Bronte.
Il ristorante La Lanterna è il primo a Terracina ad aver aderito
all’Alleanza tra i cuochi italiani e i Presidi Slow Food – ha annunciato il
Fiduciario della Condotta Danilo Mastracco – Si tratta di un gesto nobile e ricco di significati: l’adozione di 3 o
più Presidi nel proprio menu è un grande contributo alla salvaguardia e alla
valorizzazione di alcuni prodotti a rischio di estinzione, perché fagocitati
dalle dure leggi di mercato, che rappresentano però un vero e proprio patrimonio
in termini di gusto e qualità organolettiche, ma anche di storia e cultura dei
territori. Non solo. È una convinta e sincera adesione alla filosofia Slow
Food, i cui principi guida sono ‘buono’, ‘pulito’ e ‘giusto’.
A poter ambire al prestigioso
contrassegno di Presidio Slow Food, secondo i progetti a cui sta lavorando la
Condotta, sarebbero almeno due prodotti simbolo dell’identità gastronomica
terracinese: la fragola di Terracina e il moscato di Terracina.
Ciò consentirebbe da un lato di tutelarne le caratteristiche
originarie, impedendo che la notorietà e la crescente richiesta di questi
prodotti possa incentivare eventuali modificazioni – spiega Mastracco – dall’altro sarebbe un’opportunità straordinaria
per farli conoscere al di fuori dei confini locali, sottoposti all’attenzione
creativa di chef d’ogni regione d’Italia e del mondo.
Un’altra bella iniziativa riguarda anche la DOP Colline Pontine.
Un’altra bella iniziativa riguarda anche la DOP Colline Pontine.
È un olio
extravergine d’oliva tra i migliori al mondo – osserva il Fiduciario – E se la produzione riguarda soprattutto
Priverno e dintorni, è pur vero che la quantità e la qualità dei ristoranti di
Terracina è tale da poter offrire un impulso vitale alla sua
commercializzazione.
Tra i momenti più carini della
serata c’è stata senza dubbio la distribuzione dei barattolini di ‘pasta
madre’, il lievito naturale generato dall’impasto di sole acqua e farina e
gelosamente custodito dalle massaie d’un tempo per la preparazione del pane
fatto in casa, che oggi è divenuto il principio ispiratore di una vera e
propria Comunità del cibo.
All’inizio Slow Food era un’associazione dedita soprattutto alla
degustazione del vino – racconta Danilo Mastracco – poi l’interesse si è pian piano allargato alla gastronomia e alla
ristorazione. Oggi il discorso si fa ancora più serio e i progetti più
ambiziosi: Slow Food è una miriade di iniziative volte a promuovere il mangiare
sano, un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei ritmi della natura, il
mercato equo, la giustizia sociale e un gusto che non si ferma alle qualità
organolettiche degli alimenti ma sa riconoscere nel cibo sapori e memoria,
tradizioni e sentimenti. Come la convivialità, che è l’elemento più forte e
imprescindibile dell’identità Slow Food.
Grazie Slow Food.