venerdì 16 aprile 2010

Sino all'ultimo sorso... e boccone!

“Aprile, dolce dormire”. Reduci dal Vinitaly e così carichi di cose da fare, non potevamo trovare proverbio più adatto per raccontare queste prime giornate di sole primaverile.

Eh sì, l’abbiamo fatto: serrate le porte del ristorante per qualche giorno ed infilate le valigie in macchina, io e Egle siamo partiti in direzione dell’immancabile appuntamento con le storiche firme e le più promettenti realtà dell’enologia nazionale ed internazionale, curiosi di godere delle novità che ogni anno allietano i visitatori del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati.

E, come ogni anno, è stata un’esperienza meravigliosa. Innanzitutto per il piacere di incontrare di persona gli artefici dei vini che mi piacciono e che scelgo per riempire i bicchieri dei miei clienti. Poi, ed è questa l'emozione più bella, per sbirciare così da vicino nel loro affascinante mondo.

La prima tappa del viaggio, infatti, è stata proprio una delle aziende che sono particolarmente orgoglioso di avere in carta: siamo stati ospiti di Bellavista e giuro che, nonostante conoscessi bene il prodotto, sono rimasto molto colpito dall’eccellenza del lavoro, davvero ai livelli delle acclamate maison di champagne.

La seconda, altrettanto piacevole, è stata una splendida cena presso La Montina Franciacorta: Michele Bozza è ormai un grande amico e l’ospitalità della sua casa è straordinaria.

Quanto ad un vero e proprio bilancio del Vinitaly, credo che da ogni occasione come questa, fatta di conoscenza e di confronto, derivi sempre un profondo arricchimento.

Per dirne una, ho verificato che il trend premia i vini cosiddetti “beverini”: vini leggeri, profumati ed aromatici e con un minore grado alcolico.


Ora però, bando alle chiacchiere e mettiamoci al lavoro…

Si ricomincia con le ricette e per il menu di aprile non poteva mancare un ospite speciale!

Signore e signori, ecco a voi il bottino dell’asta di oggi, un grosso dentice di otto chilogrammi abbondanti che donerà il suo intenso profumo del mare ad un insolito crostino al rosmarino, a mezze maniche condite nella più mediterranea delle maniere e, ancora, ad una colorata caponata di verdure e odori della nostra terra.

Cominciamo.